venerdì 20 settembre 2013

La gatta cucina: spaghetti consolatori.



Non ve l'aspettavate vero? Io, inguaribile frana, che spignatto ai fornelli. E' da una vita che cucino, saranno circa 7 anni ormai, costretta ogni volta a pranzare da sola con gli avanzi della sera o piatti surgelati a causa del lavoro dei miei, mi sono ingegnata e, stanca di mangiare male, ho collezionato una lista invidiabile di ricette che conservo nella mia memoria (anche se dovrei appuntarle).

Questa ricetta nasce per caso una sera di Settembre: avevo appena litigato col mio ragazzo, mi sentivo depressa, il frigo piangeva e mammina era intenta a prepararsi la solita fettina di petto di pollo per via della dieta (schifus).

Avevo quella fame nervosa capace di farti mangiare le peggio schifezze nel giro di due secondi, ma siccome non mangio mai molta robaccia decisi di cucinarmi un piatto di pasta. Essendo che era già tardi non potevo preparare niente di troppo elaborato nè troppo semplice vista la voglia di gustosità che mi attanagliava. Ho sperimentato ed ecco questa ricettina, ritoccata poi i giorni seguenti per esaltarla nel migliore dei modi:

Spaghetti consolatori:


  • Circa 10 pomodorini datterini ( o ciliegini)
  • Una confezione di pomodori secchi sott'olio (ne bastano 4-5, ma potete mettergliene quanti ne volete)
  • Un cipollotto
  • Due foglie di basilico
  • Olio EVO q.b
  • Sale q.b
  • Un peperoncino intero.


Preparazione:

Lavare i pomodorini e tagliarli in 4 spicchi, eliminando eventuali semi nel caso vi diano fastidio (personalmente io li lascio ma fate voi, mia madre ad esempio li odia).
Finito coi pomodori mettete sul fuoco una padella grande con uno strato d'olio, circa due cucchiai ma dipenderà per quante persone e per quanto è grande la padella.
Procedere con la pelatura del cipollotto, tagliatelo a pezzettini e buttatelo nell'olio che nel frattempo si sarà già scaldato.

Attenzione, l'olio non deve essere bollente o rischiate di far bruciare la cipolla.

Quando la cipolla si sarà leggermente appassita aggiungete i pomodori, lasciando che si divertano con la cipolla mentre voi cominciate a tagliuzzare i pomodori secchi - che potete già tagliare prima ma io preferisco tagliarli sul momento- in pezzetti grandi quanto una nocciolina.

Se i pomodori secchi sono fatti in casa vi consiglio di, quando li aggiungete ai ciliegini e alla cipolla, mettere un cucchiaio di olio del barattolo: darà quello sprint in più che male non fa. Se sono quelli comprate meglio evitare, nella maggior parte dei casi è olio vecchio e stantio.

Cipolla, pomodorini e pomodori secchi se la stanno spassando in padella ma una festa senza qualcuno che dia un po' di brio non si può decisamente chiamare tale. Che fare allora?

Ta-dan! Il nostro amico peperoncino ci viene in soccorso! Prendete il nostro magico cornetto rosso dal potere afrodisiaco ed apritelo a metà, eliminando quei semi cattivi che rischiano di appiccare un incendio nella nostra gola, cominciando a tagliare a fettine la buccia vermiglia e buttatelo nella mischia.

Lasciate che si impregni di sapore e spegnete, anche perché la cipolla potrebbe cominciare ad abbronzarsi un po' troppo. Mettete da parte con un coperchio e preparate l'acqua per gli spaghetti. Se siete intenzionata a prepararla per qualcuno di importante andatevi a vestire\truccare. O svaccatevi sul divano come ho fatto io.

Una volta al dente scolate e tuffate gli spaghetti nella padella, accendendo il fuoco per scaldare e mantecare il nostro pasto tipicamente italiano. Aggiungete il basilico ed eventualmente sale nel caso in cui i pomodori secchi non abbiano salato abbastanza (dipende purtroppo da barattolo a barattolo).

Servite et-voilà!

Dopo averne divorato un piatto e mezzo mi sono sentita meglio. Ho fatto pure pace con l'ometto (: Fatemi sapere bloggherini-

E ricordate sempre : "il miglior modo per sapere se una pietanza è pronta si vede quando ti annoio di mescolarla e non vuoi aspettare ulteriormente per mangiarla"

giovedì 19 settembre 2013

La gatta si veste: nell'armadio che c'è?


Oggi mi sento molto Carla Gozzi mentre penso ai vestiti che mi aspettano per questo Inverno- della serie "che minc*ia mi metto "- e noto con disappunto che sostanzialmente non mi so vestire, inutile trovare scuse. Cioè oddio, magari il termine è azzardato perché sarebbe meglio dire "non ho lo stile giusto".

Riflettiamoci, i 20 anni, così come i 21 o i 19, rientrano in quella fascia dove :

A: Non sei più una ragazzina (non facciamoci illusioni, puoi anche avere un fisico da dio ma la mini inguinale o il top pancia scoperta\reggiseno in bella vista non sono per niente chic)

B: Nell'armadio ti ritrovi centinaia di vestiti vecchi, nuovi (probabilmente regali sbagliati), stretti, larghi e fuori moda.

C: Passi più tempo a cercare nell'armadio di tuo madre che nel tuo per la disperazione.

E così vi ritroverete a rivalutare la camicetta celestina di vostra madre preferendola alla t-shirt con i teschi che avete comprato verso i 17 anni. Per carità, non c'è niente di male ma trovo che la sobrietà ha il suo perché in certi contesti-> quando vado al ristorante non voglio attirare l'attenzione e diventare oggetto della conversazione da tavolo di qualche cliente, prediligendo certi outfit per eventi più informali come un giro in centro, una serata al pub e via dicendo.

Ho passato la mia adolescenza lungo una strada fatta di stili totalmente diversi, roba della serie: "Ma veramente prima eri così???" .Sì. Inizialmente, stiamo parlando dei 14 anni, mi vestivo spesso in ciò che consideravo punkrock ovvero indossando jeans grigi (mai portati i blue jeans), converse verde acido, e t-shirt random che solitamente rappresentavano personaggi di cartoni animati o scritte insensate



Successivamente subentrano gli anni ruggenti dell'emo, quindi immaginate, io ragazza mezza maschiaccia che comincia ad osare coi colori, pur rimanendo ancorata, ringraziando il cielo, ai colori neutri che non mi facevano apparire come una scene queen fallita. Sì perché le emo sfigate, quelle con i capelli neri, il ciuffo, la sciarpona e il trucco che gli cerchiava gli occhi non avevano successo quanto le loro sorelline ipercolorate e sexy.





Colpa della mia migliore amica, super dark vecchio stampo, conosciuta al liceo, decisi di abbandonare il colore per dedicarmi al total black, tingendomi i capelli (che avevo neri e azzurri, poi viola e successivamente neri e rossi) di un bel nero corvino (mio colore naturale) così da sembrare ancor più cadaverica. Così andai nei meandri del goth-metal. Ovviamente ogni fase è segnata da un genere musicale, non potevo certo ascoltare la musica emo vestita da metallara.


Ma non ero soddisfatta, vestire in quella maniera richiedeva una certa cura visto che i dark indossano un make up invidiabile che non concede sbavature e una compostezza invidiabile... così, piuttosto che passare al punk, inevitabilmente  ci tengo a sottolineare che questi cambi di look sono maturati nel tempo abbandonando o aggiungendo accessori, non è che mi svegliavo e cambiavo di punto in bianco...passai al grunge. Successe senza rendermene conto, cominciando ad usare camice di tartan sopra le maglie nere e consurmate, abbandonando il fondotinta chiaro e il trucco fin troppo marcato intorno agli occhi.  Che poi proprio grunge puro non era, aveva reminiscenze dark e qualche tocco hippie (che non so da dove io abbia preso ispirazione). Ero una specie di fricchettona dark di qualche circo della transilvania

Bene o male fu il look che usai più spesso - mi piaceva la versatilità che concedeva- fino a quando non scoprii l'indie. Arrivato fino a noi grazie a serie tv quali skins, tutti noi giovani ci sentivamo dei ragazzi diversi, che vivevano esperienze degne dei libri di Bukowski ma che poi eravamo tutti dei gran fessacchiotti. Solitamente l'indie medio ascoltava musica inascoltabile per farsi figo con gli amici, ma che poi a casa fantasticava con Tiziano Ferro. Lo abbiamo fatto tutti bene o male, sì. I più tosti, più cool e più deficenti digievolvevano in hipster. Starei ore e ore a dilungarmi sull'hipsteria ma magari ne parlerò in un altro post. Vi basti sapere che ci stavo arrivando ma il cielo, come per il diventare scene queen, mi ha rinsavita. Anche se la trappola del pastel goth la vivo tuttora.
Forse un giorno riuscirò a trovare un look che si confà al mio essere senza passare da un estremo all'altro.

E voi? Come siete combinati? Siete soddisfatti di ciò che indossate?

giovedì 22 agosto 2013

Tatuaggi, tinture e pensieri da 30 minuti.

Scrivo questo brevissimo post mentre ho una tinta blu scura addosso che aspetta di ossidare per bene. Avrei voluto tingerli di un fantastico blu elettrico come feci un mese fa ma non avevo il tempo di aspettare i tempi di consegna visto che ero in una disperata situazione -> capelli verdi, biondi e lilla.

Diciamo che dovrebbero venire come quelli di questa signorina qui a lato:


Carini e sobri ma aspetto solo di avere tempi migliori per poter tornare al mio bellissimo blu elettrico che diventa verde vomito.

So che non interessa a nessuno , tuttavia mi sono iscritta in palestra e FORSE potrò tornare al mio peso forma di 50 kg.



Detto questo vado a sciacquarmi la tinta o rischio di perdere lo scalpo. Ah e sto progettando il mio tatuaggio <3 Voi ne avete?


venerdì 16 agosto 2013

Le aspettative altrui sono il male.

Capita prima o poi a tutti di guardarsi allo specchio e non riconoscere la figura che si presenta davanti
a noi. A me è capitato qualche giorno fa, quasi per caso: mi vedevo e stentavo a riconoscermi, completamente disarmata di fronte a un'immagine condannata a descrivermi per ciò che non sono. I capelli verde scuro, completamente disposti a casaccio, per niente brillanti perché troppo trattati; il viso stanco e scavato, lo sguardo spento e vuoto di chi non ha nessun luccichio per niente e nessuno; una vita sentimentale inconsistente , che tengo per pura abitudine e comodità; una facoltà universitaria decisa in fretta e senza una scelta ponderata solo per il semplice fatto che sembrasse la più simpatica per le mie capacità.
E ora mi ritrovo a quasi fine anno, nei miei 20, completamente fallita, senza un sogno, un'ambizione...nulla.
Mi consolo del semplice fatto che una crisi del genere non mi sia venuta a 40 anni con un marito che odio, una casa che odio, un lavoro che odio e una vita "non mia".
Secondo la tradizione Buddhista il termine Bodhi (बोधि) indica il risveglio spirituale, la cosiddetta "illuminazione" infatti Buddha significa "Colui che si è risvegliato" e anche io come lui voglio liberare tutte le inutilità e concentrarmi fino a trovare il mio vero IO, le cosiddette costanti che mi aiuteranno a tracciare una mappa della mia vita.  

Voi siete soddisfatti di come siete adesso? Se vi guardate allo specchio riuscite a vedere la vostra anima pienamente affacciata o vedete solo un guscio vuoto? 


venerdì 9 agosto 2013

La gatta va al cinema: World War Z

Tempo fa mi ritrovavo sola e sconsolata nella mia stanzetta color confetto, meditando sul da farsi. Le classiche sere estive in cui si esce per fare lo spritz e sfoggiare le proprie maglie fluo insomma. Come ben sapete però, miei cari lettori, se io non ho un tornaconto tangibile difficilmente mi vedrete sgattaiolare in luoghi socialmente "fiqui!".
Dunque cosa fare? Cinema! D'altronde era più l'aria condizionata a tentarmi che il film.


(Ammettete di aver attenzionato più la scritta "Brad Pitt" che il titolo)
Per mia ignoranza però non avevo idea di che tipo di film mi aspettasse non avendo visto nemmeno lo stralcio di un trailer e forse, e dico forse, è stato meglio così.

ATTENZIONE, ciò che segue può contenere spoilersssss


Il film è ambientato nella terra dei cheeseburger, precisamente a NYC, in cui troviamo un aitante Brad Pitt intento a portare a scuola,assieme alla sua mogliettina, le due figliole in una soleggiata mattinata.
Mentre fanno la fila nel caotico traffico newyorkese la loro macchina viene distrutta nel giro di 5 secondi.,CONTATI, da un camion impazzito guidato da zombie.
Da qui inizia la fuga di Brad e famiglia per le vie della grande metropoli pullulante di zombie corridori che non si sa da dove saltino fuori (e mai si saprà).
Ovviamente il nostro bel biondo col suo taglio migliore (sarà un caso il fatto che abbia lo stesso usato durante le riprese di Troy?)  si scoprirà un ex agente segreto\marine\investigatore\aviatore\raccomandato e riuscirà a mettere in salvo la sua famiglia su una piattaforma in mezzo al mare mentre lui verrà spedito dal governo in giro per il mondo per scoprire come fermare gli zombie. In tutto questo tran tran Brad Pitt adotterà un bimbo ispanico che si ritroverà senza genitori. Pur avendo la famiglia sterminata il piccolo sarà lieto di andare con lui.
Verranno inseriti durante la progressione del film vari personaggi interessante ma non dureranno più di 15 minuti dato che la personalità e la bellezza del nostro Pitt ci verrà spiattellata SEMPRE. 
Dopo aver girovagato in giro per il mondo, sopravvivendo a tutto (persino ad una lamiera che lo trapassa) riuscirà a trovare la cura per il virus (di cui non si sa ancora nulla di come sia nato) e nel caso durante il film Brad non fosse stato abbastanza fico ecco che il regista ce lo spiattella (per la gioia delle donne) mentre sorseggia una Pepsi cola con tanto di aria da fico sfilando tra gli zombie che non lo toccano per via del vaccino. 

E il film finisce. C'è una piccola scena, qualche minuto (2-3 non di più) dove Brad fa la voce fuoricampo in cui spiega il valore della speranza, della ricerca e della fratellanza. Parte che non si caga nessuno.

A quanto ho potuto vedere il libro non c'entra nulla col film, ritenuto dalla critica fortemente coinvolgente a dispetto della pellicola, tuttavia non mi sento di dare un giudizio completamente negativo.

Gli effetti speciali sono fatti davvero bene, la fotografia è curata pure e a prescindere da Brad Pitt anche gli attori hanno il loro perché. 

Giudizio finale: vedetelo se siete fan di Pitt. Vedetelo senza aspettative, come se fosse un normale film che beccate per caso su Italia 1. 



domenica 28 luglio 2013

La gatta si trucca: My Top 5 I'm late

Salve salvino cari followers, oggi inauguriamo il primo post della rubrica "La gatta si trucca" con un carinissimo tag proposto dalla cara Drama, in cui invita i lettori ad elencare i 5 prodotti che ci
spiattelliamo in faccia quando siamo in ritardo e non abbiamo il tempo per preparare tutto il necessario per renderci delle gran gnoccone.






My Top 5 I'm late


-Crema colorata, che colora tanto per farti sembrare pallida ma non esageratamente. Delle serie "un pallore sano. E' della linea Essence My Skin e contiene Pesche e Bacche di Acai. Mi piace perché contiene una percentuale di protezione solare oltre ad avere un odore delizioso. L'ho scelta perché dato il basso potere coprente puoi rischiare di essertela spalmata a casaccio senza che qualcuno lo noti a primo impatto.

-Ombretto in crema kiko nella colorazione 11. Questo ombretto mi è stato regalato qualche mese fa, messo poco per via del colore abbastanza difficile da abbinare ma quando ho fretta e ho bisogno di accendere lo sguardo in maniera incisiva (anche per distrarre le persone dal resto della mia faccia) mi affido a lui.


-Mascara Multi action e Matita I love Rock di Essence. Il mascara che ho più amato tra i mascara proposti dal brand, molto semplice, fa il suo lavoro e non rende le ciglia troppo artificiali e scure. Lo consiglio solo a chi ha ciglia molto folte e che con un mascara troppo intenso sembrerebbero fintissime. La matita invece è stato amore a prima vista: scurissima e scrivente. L'unica pecca è che essendo molto oleosa tende a sbavare facilmente ma se viene usata per uno smooky direi che è perfetta!

-Rimmel Lasting Finish nella colorazione Drop Of Sherry (058).  Rossetto molto strano, dalla colorazione indefinibile: nella confezione sembra rosa, ma quando viene indossato assume una tonalità più rossa che rosa somigliante a certi tipi di gerani( in caso faro' una review). La bellezza di questo rossetto sta nelle micropagliuzze ( che solitamente odio) e nell'odore fruttato ricordante una bancarella di dolciumi.

Finish! (Vi aspettavate la mia faccia imbellettata vero? eh invece gno tiè)



venerdì 26 luglio 2013

Consigli venite a me!

Oggi pensavo al blog, pensavo che  la sua funzione di diario ormai è superata-non che mi importi molto- ma mi piacerebbe spaziare con varie rubriche interessanti che eviterebbero di renderlo monotematico ma utile oltre ad essere fonte di risate da parte dei tizi che leggono i miei scleri.

Della serie : rubriche di lifestyle, cucina, libri e beauty?


Cosa ne pensate? Oppure dovrei solamente concentrarmi sulle mie sventure e tralasciare la parte"hobbistica?" Anche perché con tutti gli interessi che ho dovrei aprire duemila blog monotematici e francamente non sarei in grado di gestirli ^^'
Si accettano suggerimenti. Se ya babes



lunedì 22 luglio 2013

Se hai un cuore dimostralo, vaffanculo .

Ritorno al blog come un figlio prodigo che ritorna alla base.
Sono in una fase tremenda della mia vita, dove i giorni si riempiono di attese che non posso accelerare e la gente passa e spassa come treni -e come tale spesso è in ritardo.
Ho incontrato dopo circa un anno la persona con cui avevo un intenso rapporto di lontananza fatto di messaggi lunghi pagine e pagine, lettere profumate, chiamate notturne fino all'alba e speranze nel cassetto. Abbiamo vissuto 4 giorni stupendi, dove lui ha potuto scrutarmi in tutte le angolazioni possibili con il cuore arreso e le mani in alto. Ha persino visto i miei capelli blu che dopo il mare sono diventati giallo sabbia sfumati di lilla (per nulla belli) e mi ha stretto a sé lo stesso, coccolandomi in ogni occasione.
Ieri è stato il giorno in cui è andato via, portandosi dietro le mie speranze tramite i baci che ha dato alle mie lacrime prima che salisse sul vagone. Avevo tanta vergogna nel mostrarmi così insicura e fragile, completamente indifesa.


"Ti chiamo" ha detto dal finestrino, mentre ricacciavo le lacrime indietro, ma appena il treno è partito sono corsa via in lacrime conscia del fatto che non sapevo quando avrei potuto rivederlo. 
E' passato un giorno e ancora aspetto la sua chiamata. Vorrei tanto togliermi i ricordi di questi giorni che ho addosso ma ho paura del freddo.

Scusate l'infinita tristezza.



giovedì 13 giugno 2013

Rossa di capello, golosa di...

Sono le due di notte mentre scrivo questo post, ma volevo aggiornare il blog prima di sprofondare negli abissi onirici e quindi eccoci qua.
Come avrete notato la grafica è cambiata, sempre piena di gatti, giusto per rinnovare un po' le cose altrimenti si rischia di puzzare di stantio ed essere noiosi.
Ultimamente sono sommersa dallo studio: o meglio, i libri tentano di saltarmi addosso ma io li schivo con abilità (sento già il momento in cui me ne pentirò amaramente, magari qui nel blog) pur tuttavia sono riuscita a fare tanti bei cambiamenti...
Sì sarebbe fico ma no, nessun cambiamento. Cioè oddio i cambiamenti ci sono stati, però niente di così rilevante da farmi cambiare stile di vita. Sono una povera e triste gatta che non riesce a perdere quei chiletti in più, cosa non indifferente per una donna dato che condizionano gran parte delle sue interazioni sociali.

Anzi mi sento ancor più demotivata ultimamente, ma forse è solo la faccia di "Squiddi" a condizionarmi mentre scrivo. Ah, ho dimenticato di dirvi tra l'altro che sono da qualche mese rossa. Ma rossa rossa! E questo ha scatenato molti commenti e proposte piccanti da parte del genere maschile. Ora vi domanderete "Beh che c'è di male? Meglio, finalmente hai la loro considerazione"  e se non vi è passato per la testa posso dirvi che è quello che passava inizialmente nella mia prima di concretizzare il disgusto dell'essere considerata un oggetto sessuale, una fantasia erotica nata solo dal mutare della colorazione dei capelli. Non è altamente squallido? Non potevano fare pensieri con i miei capelli neri? Tzè.
 Ecco perché ho deciso di comprare una tinta blu da fare non appena scarica il rosso. Se non piaccio sticazzi, almeno piacerò a me stessa...(e poi dopo aver visto le foto di una certa SG italiana mi sono fissata un po')

S'è fatto tardi comunque, meglio smettere di delirare, un bacio a tutti nella speranza che stiate meglio di me. xoxoxo

sabato 25 maggio 2013

(Dis)gusto




Io credo di avere la particolare, malsana, voglia di possedere tutto ciò che è oggettivamente ritenuto kitsch.
Sono anni che colleziono feticci di dubbio gusto che dopo essere stati usati una sola volta ora marciscono in qualche angolo, soli e abbandonati.
Molte cose ritenute inconcepibili sono riuscita a renderle una parte integrante di me e ora le persone hanno ben poco da ridire, ma in molti casi non è facile far digerire certe mie scelte agli amici, tipo questo:


BICCHIERI CON I FENICOTTERI.

L'Ikea è un posto pericoloso per me. Fin troppo. Un posto in cui è facile perdere la ragione e tornare a casa con una mensola verde, dei cerotti con i gatti e delle cannucce con le sfumature azzurre. Nessuna di queste cose è mai stata usata a parte due cerotti. Nemmeno la mensola che giace accanto all'armadio nel suo metro e passa, beatamente appoggiata in bilico per cadere quando passi. 
Oggi purtroppo è stata la volta dei bicchieri con i fenicotteri. Non sono tremendamente out? Mi ricordano quei film trash degli anni '80.
Ho tentato di resistere 4 volte circa, ma ad ogni reparto ne vedevo almeno uno posizionato da qualche parte e alla fine, arrivata alla cassa, convinta di avercela fatta, mi sono ritrovata una piramide di bicchieri sistemati, tutti con il loro gruppetto di fenicotteri.. e ho ceduto. Se i tovaglioli non si fossero trovati molto indietro sarei corsa a recuperarli per abbinare tutto il kit (oltre a volere il vassoio, le tende, i cuscini e le lenzuola fenicotterose che ho già adocchiato).

Spero di aggiornarvi presto con tutte le novità serie. XOXOXO 


giovedì 25 aprile 2013

Sbornia e spuma

Oggi è il 25 Aprile, uno di quei giorni sacri per chi è stigmatizzato (o lo è davvero) come paesano. La tradizione vuole che si vada ad infestare qualche campagna florida di zecche o far prendere aria alle chiappe soffocate dai mutandoni di lana andando a mare. Abbottarsi di carne e salsiccia, ascoltare i battibecchi delle donne medie mentre si azzuffano per "nella pasta con la panna non ci va il pepe..." "Ma secondo me si..." "Secondo me ci va il curry". Inevitabilmente si azzufferanno per qualsiasi altra cosa. Oppure useranno la tecnica mistica e collaudata negli anni del "buon viso a cattivo gioco" : ponendo che X affermi "Nella pasta con la panna ci sta la cipolla" e Y concorderà sulla cosa, non potrà fare a meno di nascondere una piccola ruga di disappunto che le appare fugace. Ovviamente una volta finita la scampagnata Y si lamenterà con l'amica\fidanzato di quanto X sia incapace di cucinare.
Parliamo inoltre del clima insostenibile dato dalla combo "vento+sole" che non permetterà ai nostri impavidi festaioli di stare a maniche corte per più di 5 minuti prima che una folata di vento li geli.


Non sarà certo il freddo a rovinare la festa a questi poveri sprovveduti ragazzi! Sin dai tempi più remoti l'uomo ha trovato un rimedio efficace per sconfiggere il freddo e le proprie inibizioni

Alcool.
Voci di corridoio tra l'altro testimoniano che durante queste occasioni si fanno le meglio chiavate. Alcool del discount, TopCola, Spuma e patatine. Un party coi fiocchi.
Che poi io parlo tanto ma vorrei andarci in questo momento piuttosto che stare a casa.

PS: Prossimamente "A volte ritornano"
Pss: Ho aggiustato l'altro blog, ora c'è GFC e potete seguirmi pure là (la grafica è provvisoria, non trovo un theme che mi soddisfi) Blueberry

lunedì 1 aprile 2013

Modelle e caramelle

Mentre sgranocchio dei wafer biologici al limone, molto buoni tra l'altro, mi interrogo sul perché uomini siano così attratti dall'andare con ragazze "modelle" rispetto che filarsi magari la ragazza carina e intellettuale. 
E' innegabile che gli uomini ragionino col pene, di conseguenza sceglieranno sempre l'aspetto, ma mi chiedo se ci siano anche delle motivazioni "razionali".
Sicuramente uscire con una bella ragazza è un motivo di vanto, un po' come uscire con una bella macchina: anche se devi solo andare a comprare il pane perché non andarci sulla bella lamborghini? 

Un'altra possibile motivazione è quella della rivalsa verso le cotte giovanili: magari da bambini anelavano il bacio della bambina coi capelli rossi alla Charlie Brown e hanno covato sta cosa fino all'età adulta?


O forse più semplicemente gli uomini hanno fottutamente paura di qualcuno capace di tenergli testa? Che poi, non voglio cadere nei soliti cliché di bella=stupida, e probabilmente molte belle ragazze hanno una cultura da far invidia, ma se con la bellezza si ottiene tutto, che senso ha usare il cervello? Se una bella donna può ottenere un uomo con un battito di ciglia, non avrà motivo di sfoderare una cultura da paura e l'uomo non ne sarà spaventato.

Ma non disperiamoci, come ci insegna la nostra cara BridgetJones: gli uomini si innamorano delle ragazze capaci di farli ridere.


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sabato 30 marzo 2013

Scarpe, farfalle e bruchi

E' arrivata la primavera. Fino a questo momento vivevo la mia vita beatamente inconsapevole, nascosta dai miei giganteschi maglioni e dalle mie mega sciarpe, se non fosse che ieri il caldo improvviso mi ha sopraffatta, costringendomi a spogliarmi come una farfalla dal suo bozzolo...peccato che io mi senta ancora un grosso verme ciccione


Ora che arriva la Pasqua, i miei genitori, stanchi di vedermi camminare su scarpe di dubbio gusto e dalla dubbia eleganza, mi hanno obbligata  ad entrare in un negozio di scarpe e di non uscire finché non avessi preso delle scarpe non sportive. Il bello è che non avevo limite di credito, quindi vi lascio immaginare il livello di disperazione dei miei. Per complicare il tutto, come se non lo fosse già abbastanza, le uniche scarpe che mi piacevano erano 36 o 35. E io prendo il 37. Ho provato ad infilarmene e camminarci, ma dopo un paio di passi le mie dita imploravano aiuto. Alla fine ho optato per un modello simil lolita molto carine che si avvicinano al mio stile (???).

(le mie sono nere però, non questo nero slavato)

Diciamo che mi sento a mio agio, non sono propriamente eleganti ma nemmeno troppo sportive, credo di trovarmi decisamente meglio con le zeppe rispetto ai tacchi (anche perché sembro un tirannosauro)
Le uniche scarpe col tacco che ho (e che ho messo solo una volta per un'oretta) sono queste qua:

Rosse col cuore platino. La cosa divertente di queste scarpe, oltre ad essere di Vivienne Westwood che adoro, è che PROFUMANO DI FRAGOLA. Apparentemente sembrano di vernice, ma dopo un attenta analisi noterete che sono composte al 100% da gomma profumata e morbida, nota caratteristica delle scarpe del brand Melissa, con cui la Westwood ha collaborato per la realizzazione di queste scarpe.
Si lo so, non si nota il mio lato tremendamente kitsch :) Comunque mi trovo davvero a mio agio con queste nuove scarpe, quasi mi sento bella ed elegante. Che sia la primavera?


Ah, non dimenticate di dare un'occhiata anche qua :)

giovedì 28 marzo 2013

giovedì 21 marzo 2013

Amori, patemi e follie

E' da un botto di tempo che non aggiorno il blog, ma ormai il mio stare al pc è racchiuso in "visto che non hai niente da fare me lo presti il computer per chattare con il mio ragazzo? xxoxoxoxo" e di conseguenza resto collegata 5 minuti precisi per poi abbandonarlo alle grinfie della mia coinquilina. Ah come sono generosa.

Sono successe tante cose a casa mia -intesa come casa universitaria- e ancora non riesco a fare un quadro della situazione senza dimenticare qualche passaggio...
Gente che torna dopo anni di tira e molla dicendo di amarmi
Gente che torna dopo un anno e dice di amarmi ancora
Gente che torna dopo mesi e dice di amarmi e allo stesso tempo odiarmi
Gente che torna dopo settimane e dice di volersi "prendere un drink ;;)"
Gente che torna dopo giorni dicendomi che gli manco
E poi c'è una persona che non si fa sentire da un giorno e io mi sento morire.

Come diceva "lo scrittore di fait clab": Chi ami e chi ti ama non sono mai la stessa persona"
Dannazione se è vero. 3 persone mi amano. 1 mi vuole bene e 1 vuol "prendersi un drink" e fra tutte queste il mio interesse va verso colui che ultimamente mi caga a malapena per chissà quale losco motivo. La bizzarra abitudine dell'uomo medio nei miei confronti di annusarmi, scappare e tornare dopo secoli è qualcosa di altamente fastidioso.

Ma non è di questo di cui voglio parlare oggi. In questo post spiegherò al mondo intero perché le BridgetJones hanno problemi con gli uomini.
*parte musica di superQuark*

La BridgetJones -che abbrevieremo con B- ama ricevere messaggini. Le piace sapere che qualcuno la stia pensando mentre è intento a fare altro ed apprezza quando questo qualcuno lo palesizzi con un "Ti penso.". Tuttavia la B non ama conversare 24h su 24 con il maschio. E' più forte di lei ma non riesce a mandare o ricevere i tanto in voga "Cheffai? :) "
Proprio non ce la fa. Lei che possibilmente è seduta sul divano a mangiare nutella direttamente dal barattolo è costretta a mentire pur di apparire sobria e aggraziata
"Sto leggendo un libro sulla guerra di Sarajevo, ci sentiamo più tardi".
Per questo rifuggirà da quelle offerte del tipo YOU&ME.

Un'altra situazione interessante delle B sono le etichette: fidanzati, amici e scopamici.
Per una B è importante capire quando una relazione si fa seria e solitamente questo avviene su un divano, luogo sacro della B che condividerà solo con l'uomo della sua vita. Lei non può farne a meno, ma sentirà il bisogno convulso di capire in cosa si tramuterà quell'amichevole uscita a bere un caffè. E' vitale sapere se farsi le sopracciglia al prossimo appuntamento qualora ci sia aria di relazione seria, nasconderle un po' se è una scopa amicizia e farle crescere con noncuranza se è un'amicizia. Sono fattori basilari per una B in quanto pigra oltre natura.

*finisce musichetta*

Nella prossima puntata: Sesso&Coccole

sabato 16 marzo 2013

Storm


Ed eri così tranquillo dietro ai tuoi occhiali sottili, i capelli bassi e neri, gli occhi scuri leggermente a mandorla contornati da una corolla di ciglia folte... non alzavi mai la voce, sempre pacato e dolce... non sono mai riuscita ad immaginarti rabbioso.
Ascoltavi la musica "forte", non capivo perché all'inizio. 
Ti ho conosciuto meglio, ho stretto forte i lacci del destino ai tuoi polsi fino a farli diventare neri. 
Solo più tardi mi dicesti che quei cantanti urlavano per te. Erano la tua voce rubata. 
Erano il frastuono della tua tempesta.

martedì 26 febbraio 2013

"No, please!"

Ebbene ho deciso di fare il grande passo.
Si lo so, la mia inconstanza leggendaria e i miei repentini cambi di gusto fanno presagire quanto possa essere inconsistente questa idea , ma nella vita di una donna si arriva sempre a questo punto:
le serie tv.

Paura eh?
Scherzi a parte, è normale che per quanti sforzi si facciano per snobbare la tv e le sue sit com da quattro ci sarà sempre una serie che ci incuriosirà, tirandoci nel buio tunnel che ci farà disperare, ridere, riflettere e dimenticare di fare la ceretta o di prepararsi da mangiare.
Fino ad adesso mi ero sempre mantenuta ben lontana, ma ultimamente sono stata preda del caro tubo catodico e ho cominciato a vedere serie tv per caso, domandandomi perché la gente le trovasse così irresistibili.
Ebbene una settimana e mezzo dopo mi ritrovai ad aver cominciato più di 7 serie tv, dai generi più disparati, ma c'era una cosa che non mi convinceva dopo un'attenta cernita: mi mancava una serie romantica o comunque prettamente femminile, pur mantenendo quella punta di cinismo che tanto amo. Ovviamente cosa poteva scegliere la vostra gattona cicciona? 


Sex&theCity
Spero di non pentirmene.
E voi, avete una serie da consigliarmi? Se possibile motivate anche il perché. Baciotti.


giovedì 21 febbraio 2013

Teorie di vita fissando il muro

C'è sempre il momento in cui fai un riepilogo della tua vita e controlli tutto quello che non va e quello che va...una sorta di day hospital passato però a fissare il muro della tua stanza alla ricerca di chissà quali risposte.
In realtà non ho cercato chissà cosa, sapevo benissimo tutto ciò che dovevo sapere solo che non l'ho mai accettato...
La realtà, per quanto triste e veritiera, è che io non ho mai avuto bisogno di nessuno. O meglio, mi sono sempre circondata da incapaci per la semplice paura di rimanere da sola, per avere un perpetuo nutrimento dell'ego, ma non sono mai stata realmente innamorata di qualcuno , piuttosto era la mia mente ad impormi di farmi piacere un ragazzo. Non ho mai sentito i brividi con un bacio, non ho mai avuto il batticuore, un abbraccio non mi ha mai scaldata...niente, atarassia totale.
Tutto ciò è molto triste poiché si ripercuote sui miei amici. Io voglio bene loro, mi piace uscire, andare a fare delle attività tutti assieme, eppure non riesco ad abbracciarli, fare una carezza, dire ti voglio bene... non mi viene naturale e facile come quando fingo con il tipo di turno.

Non ho bisogno di nessuno mi ripeto. "Voglio stare da sola" mi dice il cuore mentre la mente, così come la razionalità, mi spingono ad altro : "Sarebbe un'esperienza curiosa innamorarsi davvero, provare delle emozioni fisiche e psichiche"
Ecco, è più un bisogno mentale che fisiologico. L'idea del sesso, di condividere la mia intimità con qualcuno, mi spaventa e mi ripugna da sempre, nonostante io abbia provato più e più volte.
Ma comunque, dopo questa piccola pappardella semi-seria vi comunico che non sono morta ma studieggio (si fa per dire) per la sessione esami . Mi sento quasi una Sheldon dei poveri...ecco sono una Sheldon Jones! O una Amy Farah Flower


N.B: E' possibile che io stia sparando un considerevole numero di cazzate per via dello stresso. Bacini.

sabato 16 febbraio 2013

Necrophilia isn't a crime

Avete mai pensato che il karma o qualche entità cosmica si stia prendendo gioco di voi in maniera estremamente divertente?
Io ci riflettevo oggi dopo l'ennesima conferma del fato beffardo.
E' mai possibile che 3 ragazzi su 3 abbiano abbandonato me e la frequentazione con la stessa identica scusa del : "Scusami...è che sono morto dentro".


C'è da chiedersi a sto punto se sono loro a mettersi d'accordo con un "Ehi usiamo la scusa delle ferite emotive tanto se la beve" oppure ho proprio una predilezione per i cadaveri ambulanti. Anche se questo farebbe di loro zombie... e sopratutto, farsela con uno zombie è da considerarsi necrophilia?




sabato 9 febbraio 2013

Celebrity Crush

Scorrendo la home di Blogger sono incappata nel carinissimo post di Federica, Celebrity Crush, dove elenca i vipssss che più l'hanno colpita.
E siccome io non posso tirarmi indietro da queste stronzate  cosucce per passare il tempo, ecco la mia Celebrity Crush tag:

Celebrity crush che avevi da giovane

Billie Joe Armstrong (Oakland17 febbraio 1972[7]) è un cantautore e chitarrista statunitensefrontman del gruppo musicalepop punk statunitense Green Day, di cui è il principale autore delle canzoni dei Green Day e dei Foxboro Hot Tubs.
Già. Ero cotta del cantante dei Green Day. Ricordo che a quei tempi vi erano due fazioni: chi amava Mark dei Blink182 e chi Billie Joe dei Green Day. Io i Blink non li ho mai potuti sopportare né prima né dopo con l'avanzare dell'età quando facevano canzoni più serie. Non capivo come le ragazzine potessero sbavare per quell'americano slavato quando c'era questo figo dannato con l'espressione perennemente fatta. Ora non mi piace più come prima, ma al tempo....tanta roba.

Celebrity crush per una persona del tuo stesso sesso
Patricia Rooney Mara (Bedford17 aprile 1985) è un'attrice statunitense.
Sì. Una delle poche persone per cui potrei avere una cotta è Rooney Mara, anche se la preferisco nella versione di Lisbeth Salander resta pur sempre una sgnacchera.

Celebrity crush over 40

Javier Ángel Encínas Bardem (Las Palmas de Gran Canaria1º marzo 1969) è un attore spagnolo.
Per alcuni è mostruoso. Per altri affascinante come pochi. Io rientro nella categoria di chi lo considera un gran bel pezzo di manzo. Davvero. Sarà la mia lieve fissazione per la gente dai tratti scuri ma Javier Bardem mi fa perdere la testa anche se può venirmi padre.

Celebrity crush per una boyband


Ville Hermanni Valo (Helsinki22 novembre 1976) è un cantante finlandese, leader e fondatore del gruppo finlandese HIM.
Niente da aggiungere, non è una boy band ma vale per dieci.

Ce ne sarebbero altri ma accontentatevi di questi. See ya ^_^



venerdì 18 gennaio 2013

I piccoli cambiamenti che dovremmo fare un po' tutti.



  • Usate le scale al posto dell'ascensore 
  • Invece di insozzare di maionese i vostri panini provate con la senape
  • Se andate al Fast Food provate con il menù piccolo non quello Big
  • Se siete a casa non piazzatevi subito davanti al pc\ tv ma fate qualche pulizia. Incredibile ma vero, pulendo si bruciano grassi!
  • Non bere latte intero. Scremato o parzialmente scremato vanno bene. Io opto per quello di soia. 
  • Se prendete un drink alcolico in qualche posto non state fermi seduti sul divanetto. Muovetevi per almeno un'ora tra balletti.  O semplicemente state alzati.
  • Evitate i mezzi. Camminate, camminate.
  • Invece di un panino con la nutella o una merendina non preferireste una deliziosa mela croccante?
  • Se siete tristi e avete bisogno di gelato provate a sostituirlo col sorbetto. O perlomeno con uno alla frutta.
  • Preferite l'acqua a tutto. Sempre.

    Provate a cominciare questo 2013 col piede giusto ;) 

giovedì 10 gennaio 2013

20 kg...non solo! Anche 20 anni!

Uh quanto tempo che non aggiorno il blog! Il motivo ovviamente è sempre legato alla connessione, figuriamoci se io non perdo tempo online anziché studiare.
Dunque, diciamo che sono successe un paio di cosucce in questa prima decade di Gennaio. Ad esempio il mio compleanno.



Esattamente, 20 anni e nulla di realmente concreto si è ancora realizzato. Ma siamo onesti, chi a 20 riesce a sentirsi in pace col mondo?
Non ho festeggiato in maniera particolare, non ero di umore festoso, così siamo stati tutti assieme con un paio di amici a scherzare per poi girovagare per la città semi-deserta. Non ho nemmeno bevuto, solo sorseggiato qualcosa così.



Dopo aver superato la shock possiamo ritornare al riepilogo. Lo so che vi aspettavate che mi sbronzassi di brutto con tanta vodka il giorno del mio compleanno. 


Ebbene a parte questo piccola parentesi sul mio compleanno torniamo a noi. Ah dimenticavo! E' arrivato l'SMS:
Auguri micia. Mi spiace non poter venire ma sono a quell'altro compleanno che ti dicevo tempo fa, quello di mio zio. Spero tu ti stia divertendo, buona serata.

Da premettere che non lo vedo da prima di Natale-quando gli ho regalato il libro. Tralasciamo tutto quello che c'è dopo il primo punto, ma Auguri Micia ...
Perché?!
Sto tizio mi lascia basita ogni volta. Per non dire che il qualche giorno prima ha detto ad'una mia amica che io sono fantasticissima,bellissima, simpaticissima e tutto ciò che puo' essere "issato" aggiungendo poi la solita solfa dell'emotività instabile.
Chiudiamo sto discorso.
Piuttosto devo tingermi i capelli e mettermi le extension, consigli?

Blublu mi piaci tu brioblu?
Rossha bagascia
Verde "C'hai la muffa in testa"


Grazie della pazienza. Buon divertimento! Io vi attenderò comodamente davanti a questo schermo.