Ed eri così tranquillo dietro ai tuoi occhiali sottili, i capelli bassi e neri, gli occhi scuri leggermente a mandorla contornati da una corolla di ciglia folte... non alzavi mai la voce, sempre pacato e dolce... non sono mai riuscita ad immaginarti rabbioso.
Ascoltavi la musica "forte", non capivo perché all'inizio.
Ti ho conosciuto meglio, ho stretto forte i lacci del destino ai tuoi polsi fino a farli diventare neri.
Solo più tardi mi dicesti che quei cantanti urlavano per te. Erano la tua voce rubata.
Erano il frastuono della tua tempesta.
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