venerdì 9 agosto 2013

La gatta va al cinema: World War Z

Tempo fa mi ritrovavo sola e sconsolata nella mia stanzetta color confetto, meditando sul da farsi. Le classiche sere estive in cui si esce per fare lo spritz e sfoggiare le proprie maglie fluo insomma. Come ben sapete però, miei cari lettori, se io non ho un tornaconto tangibile difficilmente mi vedrete sgattaiolare in luoghi socialmente "fiqui!".
Dunque cosa fare? Cinema! D'altronde era più l'aria condizionata a tentarmi che il film.


(Ammettete di aver attenzionato più la scritta "Brad Pitt" che il titolo)
Per mia ignoranza però non avevo idea di che tipo di film mi aspettasse non avendo visto nemmeno lo stralcio di un trailer e forse, e dico forse, è stato meglio così.

ATTENZIONE, ciò che segue può contenere spoilersssss


Il film è ambientato nella terra dei cheeseburger, precisamente a NYC, in cui troviamo un aitante Brad Pitt intento a portare a scuola,assieme alla sua mogliettina, le due figliole in una soleggiata mattinata.
Mentre fanno la fila nel caotico traffico newyorkese la loro macchina viene distrutta nel giro di 5 secondi.,CONTATI, da un camion impazzito guidato da zombie.
Da qui inizia la fuga di Brad e famiglia per le vie della grande metropoli pullulante di zombie corridori che non si sa da dove saltino fuori (e mai si saprà).
Ovviamente il nostro bel biondo col suo taglio migliore (sarà un caso il fatto che abbia lo stesso usato durante le riprese di Troy?)  si scoprirà un ex agente segreto\marine\investigatore\aviatore\raccomandato e riuscirà a mettere in salvo la sua famiglia su una piattaforma in mezzo al mare mentre lui verrà spedito dal governo in giro per il mondo per scoprire come fermare gli zombie. In tutto questo tran tran Brad Pitt adotterà un bimbo ispanico che si ritroverà senza genitori. Pur avendo la famiglia sterminata il piccolo sarà lieto di andare con lui.
Verranno inseriti durante la progressione del film vari personaggi interessante ma non dureranno più di 15 minuti dato che la personalità e la bellezza del nostro Pitt ci verrà spiattellata SEMPRE. 
Dopo aver girovagato in giro per il mondo, sopravvivendo a tutto (persino ad una lamiera che lo trapassa) riuscirà a trovare la cura per il virus (di cui non si sa ancora nulla di come sia nato) e nel caso durante il film Brad non fosse stato abbastanza fico ecco che il regista ce lo spiattella (per la gioia delle donne) mentre sorseggia una Pepsi cola con tanto di aria da fico sfilando tra gli zombie che non lo toccano per via del vaccino. 

E il film finisce. C'è una piccola scena, qualche minuto (2-3 non di più) dove Brad fa la voce fuoricampo in cui spiega il valore della speranza, della ricerca e della fratellanza. Parte che non si caga nessuno.

A quanto ho potuto vedere il libro non c'entra nulla col film, ritenuto dalla critica fortemente coinvolgente a dispetto della pellicola, tuttavia non mi sento di dare un giudizio completamente negativo.

Gli effetti speciali sono fatti davvero bene, la fotografia è curata pure e a prescindere da Brad Pitt anche gli attori hanno il loro perché. 

Giudizio finale: vedetelo se siete fan di Pitt. Vedetelo senza aspettative, come se fosse un normale film che beccate per caso su Italia 1. 



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